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giovedì 16 dicembre 2010

Nitrati annunciati, e non solo

I balletti sull’acqua potabile sono appena agli inizi, specialmente dopo la Decisione della Commissione europea del 28.10.10, che ha messo in luce la pessima gestione dell’acqua in Italia ed in Toscana, ed ha vietato ulteriori deroghe su alcuni inquinanti come arsenico e boro. Sui nitrati, già nel 2003 uno studio della Provincia di Livorno, mantenuto riposto nell’ultimo cassetto, ammoniva che “Purtroppo il progressivo peggioramento dello stato delle falde può mettere seriamente a rischio l’approvvigionamento idrico per i prossimi anni. …I nitrati nell’uomo determinano un doppio meccanismo di tossicità: la metaemoglobinemia, per cui i globuli rossi perdono la capacità di trasportare l’ossigeno ai tessuti con conseguenze gravissime anche a carico del sistema nervoso, e la formazione di nitrosammine che causano danni epatici e costituiscono una delle classi più pericolose di cancerogeni.” I più esposti sono i bambini sotto i tre anni. Le conclusioni dello studio sono drastiche: “Se non verranno applicate opere di bonifica con azioni di tutela quali-quantitativa della risorsa idrica, entro i prossimi 10 anni nessuno dei pozzi situato nella pianura fra il Fiume Fine ed il Fiume Cecina sarà in grado di fornire acqua potabile”. Ma il problema non era e non è limitato a quell’area: tutta la pianura costiera livornese è coinvolta, come dimostra il caso di San Vincenzo. Tanto poco è stato fatto in questi sette anni che il sindaco ha dovuto emettere una ordinanaza per vietare il consumo dell’acqua per eccesso di nitrati. Su questa ordinanaza sono subito piombati ASL e ASA a tranquillizzare che i nitrati sarebbero subito tornati entro i limiti di legge, come per miracolo. L’episodio è di una opacità incredibile, sia per i tempi velocissimi di soluzione del problema (“riparazione di un guasto”), sia perché l’ASL ammette che sta ancora attendendo le analisi del Laboratorio di Lucca: ma perché mai tali analisi devono essere fatte a Lucca, città che vende grandi quantità di acqua alla disastrata provincia di Livorno, in cambio dell’accoglienza dei suoi rifiuti a Rosignano-Scapigliato ? Il problema è molto più ampio e grave di quanto appaia: tutta la provincia di Livorno ha una pessima qualità dell’acqua: non solo nitrati, ma anche boro, arsenico, trialometani e cloriti. E non per cause geologiche naturali, come i nostri tutori continuano ad affermare, ma perché i grandi poli industriali e la geotermia consumano il grosso dell’acqua, e lasciano alla popolazione i resti, ovviamente di pessima qualità. In particolare San Vincenzo sopporta, oltre i nitrati, anche il boro in deroga ai limiti di legge, in concentrazione tre volte superiore a quanto raccomandato dalla Commissione europea, e addirittura sei volte superiore a quanto consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità. 1.12.2010 Tel. 0586-4845510 cell. 328-4152024 Maurizio Marchi (Responsabile prov.le)

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