venerdì 9 luglio 2010
Nuovo esposto alla magistratura sull’inquinamento in Val di Cecina
Nuovo esposto alla magistratura sull’inquinamento in Val di Cecina
MD ha inviato un nuovo esposto alla magistratura per l’individuazione e l’incriminazione dei responsabili dell’inquinamento da mercurio della Val di Cecina, in particolare del sito Canova
(nei pressi del ponte per Montegemoli), alla luce di alcuni importanti fatti nuovi.
Questa associazione avanzava fin dal 2002 esposti ed aggiornamenti sulla situazione di grave inquinamento nel sito Canova, e conseguente pericolo per la salute pubblica.
Nel 2003 si richiamava l’attenzione della magistratura sullo Studio del CNR Pisa, commissionato dall’INAIL, che confermava la presenza anomala nelle varie matrici ambientali (acqua, aria, suolo, prodotti vegetali) di mercurio nel sito.
Nonostante il sito sia stato inserito dalla Regione Toscana fin dal lontano 1999 nella lista dei siti inquinati necessitanti di bonifica urgente, a causa delle presunte difficoltà ad individuare i soggetti responsabili della bonifica, a tutt’oggi si attende ancora tale bonifica. Prova ne sia il recente articolo de “Il Tirreno” cronaca di Volterra del 20.5.10, dal quale si ricava l’orientamento della Provincia di Pisa ad autorizzare l’ampliamento della discarica di Bulera (Comune di Pomarance) a patto che la SCL dia finalmente corso alla bonifica del sito Canova .
In questa lunga vicenda di rinvii ed immobilismo in danno alla salute pubblica, si inserisce un fatto nuovo, di notevole importanza, costituito dalla sentenza della Corte d’appello di Firenze – Sezione lavoro e previdenza – RGN 276/2007 (Cons. rel. Dott. Amato Fabrizio, udienza 9.2.2010), che riconosce a R. B., agricoltore, la natura professionale dell’idrargirismo (malattia da esposizione a mercurio), per aver lavorato – a sua insaputa – nel sito Canova inquinato da mercurio.
Canova è un ampio sito costituito da terreni arabili, posto sulla sinistra idrografica del fiume Cecina, con al centro un laghetto formatosi con lo sprofondamento della superficie, dopo che per decenni era stato estratto salgemma dal sottosuolo dai vari gestori (ENI; Solvay, SCL) dell’impianto cloro di Saline di Volterra, iniettandovi acqua inquinata da mercurio, riciclata dall’impianto industriale stesso. Il mercurio accumulato nel laghetto e nei terreni circostanti, data la prossimità al fiume Cecina, inquina continuamente la falda lì presente e il fiume stesso, entrando stabilmente nella catena alimentare.
A quanto si sa, è la prima volta in Italia che ad un cittadino, NON lavoratore di fabbriche in cui si usa mercurio, viene riconosciuta la malattia professionale da esposizione a questa sostanza tossica: questo apre la strada ad altri cittadini della Val di Cecina, che sono stati esposti in massa per decenni, ed hanno contratto danni alla salute.
Maurizio Marchi
(Responsabile di zona Livorno e Val di Cecina)
Comunicazioni a Maurizio Marchi, via Cavour 14 57013 Rosignano Solvay (LI) cell 328-4152024
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