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mercoledì 21 aprile 2010

Sottopasso, il sindaco ha le sue responsabilità

Sul sottopasso di Rosignano il sindaco Franchi recita una sceneggiata così bene che sembra realtà: fa la vittima, dà incarichi all’avvocato a spese nostre, ma ha le sue primarie responsabilità. Quasi un anno fa, dopo oltre tre anni di lavori le Ferrovie consegnarono al comune il sottopasso di via Forlì. Il comune aveva 20 giorni di tempo per verificare la rispondenza dell’opera con il progetto: ma alla vigilia delle elezioni comunali del 7 giugno, nella fretta elettoralistica non verificò niente e il 29 maggio inaugurò in pompa magna il sottopasso, salvo poi vedere il primo pulman incastrarsi lì sotto. Se avesse verificato entro i venti giorni, il comune avrebbe potuto non accettare l’opera dalle Ferrovie ed almeno non far chiudere il passaggio a livello, in quanto il sottopasso non poteva sostituirlo. Ma non fu solo fretta elettorale: il progetto andava verificato almeno tre anni prima, prima dei lavori, ed anche in corso d’opera: chiunque si sarebbe accorto che così come disposto il sottopasso non avrebbe permesso il transito dei bus. E chi era al posto di comando negli anni della costruzione, al fianco dell’ex-sindaco Nenci ? Proprio il nuovo sindaco Franchi quale assessore all’urbanistica (appunto) dal settembre 2007, quando l’inchiesta della magistratura sugli scandali edilizi indusse il precedente assessore Boccaccini a dare le dimissioni. Ed oltre all’allora assessore Franchi, c’erano i dirigenti comunali del settore, Immorali in testa, che poi sono rimasti al loro posto. Insomma le Ferrovie hanno progettato, realizzato e consegnato un sottopasso inadeguato, ma l’amministrazione comunale l’ha accettato ad occhi chiusi. Ed ora subisce le ritorsioni anche sugli ascensori, che nessuno vuole, perché nella pallida consultazione nel dicembre scorso la popolazione chiedeva le rampe pedo-ciclabili sotto il passaggio a livello chiuso. In questo coacervo di incompetenza e caltroneria, nessuno – né FS né comune – ammette il peccato originale: il sottopasso è nato male perché condizionato dai vecchi pericolosi binari di manovra Solvay, dove sferragliano cisterne ad alto rischio in mezzo a scuole, impianti sportivi e abitazioni. Insomma, il sottopasso come l’ultima tragicommedia del belpaese della Solvay. 20-4-10 Maurizio Marchi

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